“E’ vero, nell'ultimo mese abbiamo giocato pochissime gare ufficiali (appena tre in 30 giorni, ndr) ma nonostante questo non abbiamo assolutamente perso il ritmo gara o la concentrazione – ha spiegato Osmany Juantorena intervenendo questa sera telefonicamente sulle frequenze di Radio Dolomiti nella trasmissione “Campioni di Sport” - . Tutto ciò perché in allenamento riproduciamo sempre un clima simile a quello che si respira nelle gare grazie ad un gruppo molto competitivo in ogni seduta. Nel sei contro sei c’è ogni volta grandissimo agonismo, possiamo testare la nostra condizione giocando con i compagni; da sempre è questo il segreto della squadra e lo è in particolar modo in un periodo come quello attuale dove c’è tanto tempo per allenarsi. Aver chiuso in appena tre gare il quarto di finale con Vibo Valentia ci ha offerto dei vantaggi nella preparazione della semifinale; abbiamo lavorato tanto e bene, ci sentiamo pronti per affrontare Cuneo col coltello fra i denti sin a partire da giovedì per gara 2 della serie”.
“Il primo pensiero che mi viene in mente riferito a Cuneo e ai Play Off è sicuramente quello relativo al V-Day 2010 e quindi alla sconfitta patita in finale scudetto alla FuturShow Station di Bologna – ha rivelato poi lo schiacciatore italo-cubano - . In quell’occasione eravamo reduci dalla Final Four di Champions League giocata a Lodz appena una settimana prima e non siamo arrivati pronti ad un appuntamento tanto importante anche perché sicuramente stanchi e scarichi. Si tratta però solo di un ricordo lontano e passato, perché ora la Bre Banca Lannutti ha una squadra completamente diversa e la storia del confronto è tutta da riscrivere. Sappiamo che ci attende una serie molto difficile: Cuneo rispetto all’inizio della stagione è cresciuta molto e proverà a metterci i bastoni fra le ruote ma siamo consci del nostro valore e proveremo a fare tutto il possibile per qualificarci per la finale”.
“La formula di questi Play Off mi piace – ha concluso Juantorena - ; offre un piccolo vantaggio a chi si è classificato meglio, cosa che secondo me è giusta perché arrivare davanti a tutti come è capitato a noi deve pur valere qualcosa. Partire sull’1-0 non è comunque da sola una rassicurazione per il passaggio del turno o per la vittoria finale; in passato ci è capitato spesso di vincere la regular season ma poi di non far nostro lo scudetto. Da questo punto di vista credo che non ci possano essere certezze, anche perché il livello delle avversarie è altissimo e durante il campionato si sono visti risultati molto differenti fra loro quando si sono trovate di fronte le quattro semifinaliste”.

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